Quanto conta lo scatto e quanto la postproduzione?
Quasi tutti i fotografi vi diranno che la previsualizzazione, ovvero immaginare nella propria mente ciò che vogliamo ottenere, è importantissima ai fini della riuscita di una fotografia.
Sono d’accordo ma, come per tutte le regole, c’è sempre l’eccezione: a volte si prendono delle solenni cantonate e le foto assumono un senso compiuto (o più compiuto) successivamente, magari quando solo davanti allo schermo del pc si nota qualcosa che era sfuggito… anche se in pochi lo ammetteranno.
In questo caso mi trovavo in Portogallo, per la precisione a Coimbra, sotto il sole a picco di mezzogiorno. Dalle balconate che si affacciano sull’enorme spiazzo dell’università, mi misi a fotografare i (rari) studenti che attraversavano il cortile sfidando la canicola estiva. Mi piacevano il senso di vuoto e la geometria dell’intersecarsi di linee oblique sulla pavimentazione, dunque mi misi all’opera cercando di trovare la composizione giusta, tenendo il lampione in primo piano e cercando di posizionare un passante su un incrocio delle suddette linee.
Ma quali geometrie e quali linee, direte voi guardando la foto?
Già. Mi accorsi solo una volta tornato a casa, giocherellando coi cursori di Lightroom, che aumentando l’esposizione dei toni chiari e facendo sparire quelle linee la foto assumeva una forma assai diversa da quella ‘previsualizzata’. Non che ciò che avevo in mente a Coimbra facesse schifo, ma togliendo il riferimento delle geometrie sul terreno, dando più spazio al ‘vuoto’ e lasciando galleggiare la persona nel bianco, l’immagine assume una dimensione più onirica e sospesa che la rende per me notevolmente più affascinante.
È sempre parte del processo di ‘crescita fotografica’ rifletterci su a) ammettendo che si sarebbe dovuto previsualizzare lo scatto in quel modo fin da subito e b) facendo tesoro dell’esperienza per il futuro, per sviluppare il pensiero laterale di cui scrivevo in questo post. Ma dato questo precedente, la mia risposta alla domanda ‘quanto conta lo scatto e quanto la postproduzione?’ non può che essere: in alcuni casi, dipende…
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